"Non lasciare tuo figlio in un asilo, DONAGLI un'isola felice"

Progetto educativo

PROGETTO EDUCATIVO



Il micronido si offre come servizio educativo e sociale per la formazione integrale della personalità infantile, come luogo d’incontro con le famiglie, come momento di crescita comune sui problemi educativi.

Il servizio educativo è inteso come un sistema complesso di interazioni, ossia relazioni fondamentali per la costruzione dell’identità personale e sociale dei bambini in cui tutti i soggetti (bambini, educatori, genitori e ausiliari) concorrono alla costituzione e realizzazione di un progetto.
E’ anche un sistema co-evolutivo, cioè ogni sua parte (spazi, tempi, ruolo degli adulti, relazioni) evolve e si modifica in relazione agli altri. L’asilo nido si avvale di un modello teorico di riferimento: il Modello Funzionale dello sviluppo evolutivo, in cui tutti i processi funzionali contribuiscono pariteticamente all’organizzazione e strutturazione del Sè. L’intervento educativo in questa prospettiva mira alla costruzione della totalità della persona: il bambino, quindi è capace di costruire un rapporto significativo ed equilibrato fra sè e l’ambiente circostante contribuendo alla formazione di una personalità completa, libera ed bilanciata rispettando sempre i ritmi di sviluppo e le caratteristiche psicologiche di ogni bambino.
L’obiettivo educativo primario del progetto è favorire la crescita del bambino in modo sereno.

INSERIMENTO

Il nido costituisce quasi sempre il primo distacco tra il bambino e la sua famiglia, per questo è fondamentale che fin dai primi contatti si crei un clima di accoglienza che stabilisca le basi per un rapporto di fiducia che si costruirà nel tempo.
L’inserimento rappresenta un momento delicato e molto importante per ogni bambino che si inserisce al nido. Si svolge con la presenza di un genitore che gradualmente si stacca dal bambino per lasciare posto all’educatrice come punto di riferimento.
E’ fondamentale perché consente all’educatrice di acquisire tutte le informazioni necessarie sulle abitudini della famiglia e le specifiche esigenze del bambino.
E’ basilare che nell’inserimento venga rispettato il lavoro delle educatrici con fiducia e serenità perché lo stato d’animo della mamma al momento del distacco contribuisce e influenza i sentimenti e l’armonia del bambino. Altrettanto importante è la figura genitoriale coinvolta nell’inserimento, che si trova nelle condizioni di dover elaborare il distacco e nel contempo di dover costruire un rapporto di fiducia con le educatrici, per questo motivo il personale sarà adeguatamente formato a tranquillizzare e a fornire un supporto adeguato ai genitori.
Ogni inserimento è una storia a sé e va considerata come tale.
La modalità di inserimento avverrà in modo graduale e sarà scandito e programmato in due settimane; verrà prolungato a tre settimane se sarà necessario.
Un buon ambientamento creerà un rapporto di fiducia e di affetto tra il bambino e l’educatrice diventando il presupposto per la buona riuscita dell’intero percorso educativo all’interno del nido.

L’inserimento avviene in questo modo:
inizialmente i genitori visitano il nido con una delle educatrici, viene fatto un colloquio preliminare, dove vengono chiesti tutti i dati e le abitudini del bambino, utili per l’adattamento. Ai genitori viene spiegato quali sono le modalità, gli orari e i comportamenti da tenere durante l’inserimento.
Per i primi giorni di inserimento i bambini frequenteranno il nido per due ore con i propri genitori, già a partire dal terzo giorno i genitori si allontaneranno per brevi periodi; successivamente i bambini saranno invitati a prendere parte alle attività quotidiane relative alle cure di base con un allontanamento più significativo da parte dei genitori fino a completo inserimento.

Nell’inserimento vengono seguite delle procedure concordate collettivamente:

  • preparazione del gruppo preesistente all’arrivo del nuovo bambino (viene annunciato ai bimbi il nuovo arrivo);
  • predisposizione dello spazio;
  • presenza del genitore all’interno della sezione per garantire al bambino sicurezza nell’esplorazione e conoscenza del nuovo ambiente e alle educatrici l’osservazione e la conoscenza delle dinamiche relazionali che caratterizzano la diade madre-bambino;
  • gradualità e rispetto dei tempi di distacco dalla figura familiare;
  • rispetto e continuità delle abitudini del bambino;
  • attività proposte che permettono all’educatrice di essere dentro e fuori, ossia di affiancarsi al gruppo di bambini che gioca senza disturbarli ma al contempo garantendo l’opportuna attenzione e disponibilità;
  • atteggiamento empatico con il genitore accettando e contenendo le ansie per il distacco dal figlio. Il famigliare viene regolarmente informato e rassicurato su come procedere l’inserimento; dove possibile il genitore viene invitato ad osservare alcuni momenti di vita all’interno in cui gli si spiega il modo di operare e le strategie che verranno attivate di volta in volta per sostenere l’inserimento e favorire il distacco dalla figura genitoriale.
PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE

I criteri organizzativi che consentono lo svolgimento di tutte le attività si basano sul lavoro di piccolo gruppo. L’adulto favorisce il gioco spontaneo per piccoli gruppi, promuove la capacità di organizzarsi e di esplorare garantendo così il rispetto dei tempi di apprendimento e, conseguentemente, l’attuarsi di percorsi differenziati. E’ inoltre necessario che gli adulti propongano le attività di gioco e di esplorazione in contesti anche strutturati: le proposte faranno parte di un percorso educativo programmato, connotato da obiettivi definiti in base ai bisogni dei bambini. Per le proposte di attività didattiche più strutturate si tiene conto, nella suddivisione dei bambini in gruppi, di importanti fattori quali:

  • il legame affettivo che si instaura tra alcuni bambini, per rassicurarli nella nuova esperienza o per svolgere attività che li impegnano particolarmente;
  • le capacità specifiche ed i livelli di apprendimento di ogni bambino;
  • gli interessi particolari dei bambini, i quali, fin da piccoli, rivelano capacità innate, potenzialità di manualità, gusto ed espressioni artistiche diverse.

I bambini durante la giornata hanno momenti in cui compongono un unico gruppo misto. In alcuni contesti tutto si svolge con pochissimi interventi dell’educatore, il quale si pone solo come discreto osservatore: la tranquillità di questi momenti permette di cogliere la semplicità di comportamenti e di reciprocità tra bambini, di comprendere, in definitiva, quali siano i tempi di attenzione e le capacità di elaborazione di ciascuno.

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